mercoledì 6 marzo 2013

Roma: istruzioni per l'uso

Joachim Du Bellay, francese alla corte romana del XVI secolo, ci ha lasciato un sonetto che anche oggi potrebbe benissimo illustrare cosa sia una certa "Roma" e quali ne siano gli effetti sui comportamenti dei politici che vogliano sopravvivere alle sue trappole. Sempre nella mia traduzione.




Per prolungare il termine lisciare un creditore,
corteggiare un banchiere, dare buona speranza,
non seguire parlando la libertà di Francia,
per rispondere un nulla, pensarci per mezz’ora:

non guastarsi per il troppo bere e mangiare,
non fare senza scopo una pazzesca spesa,
non dire ai quattro venti tutto quel che si pensa,
con un magro discorso lo straniero guidare:

conoscere gli umori, sapere chi domanda,
e per quanto si abbia la libertà più grande,
tanto più stare in guardia dall’essere ripresi:

vivere con ciascuno, di ciascuno far conto:
ecco, caro Sorel (e ne arrossisco d’onta),
il bene che in tre anni a Roma io ho appreso.

venerdì 1 marzo 2013

Il libro di Lorenza M. Mori: "E' il freddo di questa notte"

Non traduco soltanto: mi occupo anche di far nascere libri, insomma faccio l'editor.
Ultimamente ne ho seguito uno che si intitola "E' il freddo di questa notte". L'autrice è una blogger molto seguita, Lorenza M. Mori che, col nick Vitamina, scrive il blog Iris e Libellule. Uno dei miei preferiti.

Seguire la nascita di un libro ti mette in una posizione particolare: devi entrare dentro in profondità, amare il testo, farlo tuo, scovarne i difetti (non è stato facile) per farlo splendere in tutta la pienezza delle sue possibilità.

Lavorare fianco a fianco con Lorenza-Vitamina è stato un ritorno di gioventù: siamo amiche da tempo immemorabile, avevamo nove anni quando ci siamo conosciute e da allora siamo state amiche per la pelle. Le nostre strade sono state molto diverse, ma adesso che ci avviamo a entrare nei territori scivolosi della vecchiaia sembra che i sentieri si riuniscano, in virtù di una antica passione comune: la scrittura.

Quand'ero giovane, pensavo che bisogna avere molto vissuto per poter scrivere cose che abbiano un senso profondo. Sembra che adesso la vita mi stia dando ragione: sia io che la mia amica Vitamina stiamo producendo qualcosa di buono usando la penna, anzi il mouse.

Lorenza aveva scritto un libro di memorie: insieme lo abbiamo trasformato in un'autobiografia romanzata, eliminando parti che, anche se ben scritte, finivano per essere ripetitive, abbiamo cercato di creare un ritmo attraverso l'intersezione di piani temporali e registri narrativi diversi che si alternano, creato una "cornice" che si sposa e si mescola molto bene al racconto principale. Insomma, la struttura si è adeguata al valore della narrazione dei fatti e la rafforza, la valorizza, la fa risplendere pienamente come merita.

Mi piacerebbe avere qui qualche feedback da chi ha letto il libro. Per chi lo volesse acquistare, può scrivere all'indirizzo mail della casa editrice info@dedaluspoemvideo.it.