Petroliniana
Quando ero al liceo avevo comprato un libretto con le sue battute di cabaret, e mi divertivo molto a leggerle. Oggi suonano, spesso, un po' datate: ma qualche perla rifulge ancora.
Ho fatto un limerick in omaggio a quel grande attor comico del tempo che fu. Ecco, per chi non lo ricordasse, l'Amleto di Petrolini: "io sono il pallido prence danese/ che parla poco, che veste a nero,/ che si diverte nelle contese,/ che per diporto va al cimitero".
Ed ecco l'omaggio di Paola Magi alias Delfina:
Un pallido prence danese
spendeva tre talleri al mese
per fare baldoria
che Dio l’abbia in gloria
quel pallido prence danese.
Oh, che belllo, Paola mia
RispondiEliminasiamo proprio in sintonia !
Tu lo sai che a casa mia
fin da quando siam piccini
tutti amiamo Petrolini ?
E il tuo limerick,davvero,
è l'omaggio più sincero
divertente e incantatore
che potesse fare onore
a quel celebre creatore
di teatro e di poesia.
Grazie tante,amica mia !
Grazia cara, che diletto
RispondiEliminala risposta col sonetto.
Siamo proprio anime affini
se ci unisce Petrolini.
Che ne dici se ne metto
uno per il pidocchietto?
Metti ,metti,Paola mia
RispondiEliminae componi la poesia !
Or sono qui e lieta aspetto
di saper del pidocchietto.
La cimice col pidocchietto
RispondiEliminaandavano insieme a braccetto
nei ricci corvini
del buon Petrolini
traendone sommo diletto.
Come erano i pidocchietti di Petrolini? "ciavete li riccetti fatti a molla, drento c'è er pidocchietto che ce balla, drento c'è er pidocchietto che ce balla, la cimice ce fa la sentinella". Più o meno.
RispondiEliminaCara Paola,
RispondiEliminaio purtroppo non conosco Petrolini, ma ora mi informo su google.
La tua poesia è bellissima!
un abbraccio