L'incubo del Nano
E' l'impedimento impedito, a farlo raggelare. E' la faccia impassibile delle sue Eumenidi giudicanti, che lo inseguono in tutti i suoi peggiori incubi, vestite di una cupa toga di panno paonazzo, bordata d'ermellino...
L'incubo prosegue, il Nano si trova all'improvviso a dondolare sempre più forte in una strana scodella di ottone, tutta lucida e liscia, senza appigli. Alza gli occhi per cercare di capire dove si trovi, ed ecco che una figura gigantesca gli si staglia di fronte, torreggiante su di lui: il Nano si accorge di essere seduto sul piatto di una bilancia, e vede con orrore una figura diabolica che lo attende, armata di tenaglie incandescenti...
Nell'incubo il Nano trema e si fa piccino di fronte alla Donna maestosa e accigliata. Ce l'ha con lui? sì, ce l'ha con lui, lo perseguita. Tutta vestita di rosso, la Dea solenne e implacabile spinge l'orlo del piatto per farlo scivolare giù, fra le grinfie dell'aguzzino dai tratti demoniaci.
Il Nano si sente afferrare da una mano adunca, getta un urlo... tutto il Parlamento si volta a guardare cosa succede. Il Presidente si era assopito, stravolto da una stanchezza senile. Una mano lo scuote gentilmente, una voce gli mormora: su Presidente si svegli, stanno arrivando i dati definitivi dei referendum.
Sei sicura che la mano che lo sveglia con i risultati sia gentile?
RispondiEliminaForse per lui era meglio l'incubo. E ora : tutti al lavoro !
un abbraccio
Ah sarebbe bello se questo sogno fosse vero: delle belle tenaglione arroventate per il Nano!
RispondiEliminaSono passata per festeggiare e per complimentarmi per il bel limerick che ci hai regalato sul blog di Vitamina.
Saluti!
INvece che il Canto di Natale , questo è il canto/incubo di mezz'estate , che vengano Oberon e Titania a portarselo via!
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