Pirati dei Caraibi, musica, metrica e rime
Una grande differenza sta nella musica. Nel film la musica ti guida a capire cosa sta accadendo, l'importanza che il fatto assume nella trama, il grado di pericolo, crea aspettative, ti induce a spaventarti o a tranquillizzarti. Invece nella realtà le cose si svolgono lisce lisce, quasi non ne cogli la gravità se non un attimo dopo, quando magari ormai è troppo tardi. Nella realtà sembra non ci sia un inizio e una fine, le cose si accavallano a volte impercettibili e a volte troppo precipitose, ti colgono di sorpresa, c'è sempre una sorta di disordine spiacevole nei nostri drammi quotidiani che non è solo insito nelle difficoltà proprie dell'accaduto, ma anche nel modo in cui accadono, senza preavviso, senza che abbiamo la possibilità di inserirle in un ordine e in un'armonia.
La musica che costruisce e guida, la musica che dà senso: ecco a cosa servono la metrica e la rima nella poesia. Sono come la musica dei film: organizzano e armonizzano la percezione dei fatti e dei detti.
La musica costruisce e guida è così e succede anche nella poesia.In terza liceo mi portarono a vedere una tragedia di Euripide in greco. Credevo di non capire nulla e di annoiarmi selvaggiamente.Non capii nulla - è vero- ma la metrica, ritmo che si distendeva o si inpennava a seconda dei momenti mi aiutò a intuire gli eventi, a condividere le emozioni.Solo voce e ritmo delle parole : fu bellissimo.
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