domenica 16 ottobre 2011

Gli zingari in viaggio

Gli zingari in viaggio
di Baudelaire



L'altra notte ho sognato gli zingari. Ho sognato che andavo a scuola dagli zingari. Imparavo tante cose. Non ricordo bene cosa avessi imparato, il sogno l'ho fatto diversi giorni fa e ormai me ne rimane solo la vaga impressione che mi ha lasciato al risveglio.

Forse il sogno l'ho fatto per aver letto la notizia della nonnina che ha venduto la sua casa a una famiglia di zingari a cui nessuno voleva vendere un appartamento.

Intanto, gli zingari mi hanno portato fortuna col mio laborioso Baudelaire: il sonetto sugli zingari in viaggio mi è venuto perfetto, con tutte le rime a posto!


Zingari in viaggio


La tribù dei profeti dalle ardenti pupille

Ieri si è messa in viaggio, portando i nuovi nati
Sulla schiena, porgendo a quei fieri appetiti
Il tesoro già pronto di pendule mammelle.

Gli uomini vanno a piedi sotto le armi lucenti
Lungo i carri in cui i loro se ne stanno acquattati,
Muovendo per il cielo gli sguardi appesantiti
Dal rimpianto sbiadito delle chimere assenti.

Il grillo, dalla sua sabbiosa postazione,
Guardandoli passare, raddoppia la canzone;
Cibele, che li ama, accresce le verdure,

Fa sgorgare la roccia e fiorire il deserto
Davanti a quei viandanti, per i quali è aperto
L’impero familiare di tenebre future.