sabato 23 settembre 2017

Questa estate sono in uscita due miei libri, la traduzione dei Fiori del Male corredata da un saggio introduttivo sui rapporti fra Marcel Duchamp e l'opera poetica di Charles Baudelaire e dalle illustrazioni di Vincenzo Pezzella.
Il secondo libro in uscita è la mia traduzione di una poesia di Joachim Du Bellay, l'Inno alla Sordità, con l'introduzione di Giancarlo Onger, un mio breve saggio introduttivo sul rapporto di Marcel Duchamp con l'opera di Du Bellay, e i disegni di Vincenzo Sorrentino.


Due libri che mi hanno profondamente appassionato; il primo per la bellezza delle poesie di Baudelaire, per la loro profondità, per la sfida traduttiva che pongono e con cui ho cercato di confrontarmi con onestà ma anche con piacere. Il secondo per il tema trattato da Du Bellay, la malinconica ironia con cui affronta un problema che lo accomunava a un altro grande poeta della Pléiade, il suo amico-rivale Ronsard; altri i problemi della traduzione, altra la risposta traduttiva che mi pare sia tutto sommato abbastanza soddisfacente. La perfezione, si sa, non è di questo mondo, tanto meno lo è della traduzione di un testo poetico del Cinquecento. Si fa quel che si può.


Nessun commento:

Posta un commento