Un Grongo Nasuto di Vienna
voleva vedere la Senna:
parlò per un mese
con l’erre francese
perfino sul Prater di Vienna.
Poi prese a studiare una mappa
Per organizzare la tappa,
partì per Parigi,
finì nel Tamigi:
teneva a rovescio la mappa.
Riprese il viaggio, quel Grongo,
nuotando arrivò fino in Congo:
cantando in francese
si fece le spese
quel disorientato buon Grongo.
Cantava con voce nasale
il Grongo Nasuto – è normale!
ottenne il salario
da un bravo impresario
all’Opera Internazionale.
Fu grande il successo del Grongo
cantante da Napoli al Congo:
finì per contratto
col riempire il piatto;
che pesce in carriera, quel Grongo!
Ma un giorno, sventura feroce,
d’un colpo perdette la voce:
dovette rientrare
al suo focolare
prendendo il Danubio alla foce.
Finì sotto il Prater, quel Grongo,
a fare pescetti di pongo
con grande pazienza
per beneficenza
insieme al pacioso Dugongo,
un suo vecchio amico di penna,
che sintonizzava l’antenna;
se Charles Aznavour
cantava l’amour
Bravissima!
RispondiEliminaBuona domenica,Costantino
Grazie Costantino! Buona domenica anche a te!
RispondiElimina..se Charles Aznavour
RispondiEliminacantava l'amour
Paola, sei grande!