sabato 3 settembre 2011

La storia del Grongo Nasuto di Vienna

L'estate non vuole finire, che stagione ostinata...
Per rinfrescarmi almeno il cervello ho scritto una storia di pesci. Eccolo qua, il nuovo superlimerick (nel senso che è composto da una serie di limerick consecutivi che formano ciascuno una strofa).

Un Grongo Nasuto di Vienna

voleva vedere la Senna:

parlò per un mese

con l’erre francese

perfino sul Prater di Vienna.


Poi prese a studiare una mappa

Per organizzare la tappa,

partì per Parigi,

finì nel Tamigi:

teneva a rovescio la mappa.


Riprese il viaggio, quel Grongo,

nuotando arrivò fino in Congo:

cantando in francese

si fece le spese

quel disorientato buon Grongo.


Cantava con voce nasale

il Grongo Nasuto – è normale!

ottenne il salario

da un bravo impresario

all’Opera Internazionale.


Fu grande il successo del Grongo

cantante da Napoli al Congo:

finì per contratto

col riempire il piatto;

che pesce in carriera, quel Grongo!


Ma un giorno, sventura feroce,

d’un colpo perdette la voce:

dovette rientrare

al suo focolare

prendendo il Danubio alla foce.


Finì sotto il Prater, quel Grongo,

a fare pescetti di pongo

con grande pazienza

per beneficenza

insieme al pacioso Dugongo,


un suo vecchio amico di penna,

che sintonizzava l’antenna;

se Charles Aznavour

cantava l’amour

sognavano insieme la Senna.

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