venerdì 26 aprile 2013

Du Bellay profetizzava Letta?



Sembrerebbe scritto per questa giornata di politica italiana. Invece Du Bellay lo scriveva nella Parigi del XVI secolo. Sempre nella mia traduzione.


Se a corte vuoi avere solida posizione,
Il silenzio (Ronsard) ti sia come un decreto.
Chi ad un amico soffia la chiave d’un segreto,
Diventare lo fa, da suo amico, padrone.

Devi ancora, Ronsard, mi parrebbe, tenere
Col tuo nemico qualche discreta mediazione,
Agendo contro lui, dagli dimostrazione
Che così ti fa agire soltanto il tuo dovere.

Vediamo troppo spesso una lunga amicizia
Per un nulla mutarsi in fiera inimicizia,
Ed in odio l’amore sovente trapassare.

Del che (veduti i tempi) non dobbiamo stupirci,
Ama dunque, Ronsard, come potessi odiare,
Odia dunque, Ronsard, come potessi amare.

2 commenti:

  1. "del che ( veduti i tempi) non dobbiamo stupirci": profetico Du Bellay e brava Paola a riproporlo!

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