Forse vi parrà un argomento un po' troppo futile: ma non lo è. Anzi, credo che sia un soggetto molto, molto interessante.
In Europa sembra che essere o non essere aristocratici abbia ancora una grande importanza. Non è bastata una Rivoluzione Francese, non è bastata l'idea di una Repubblica fondata "sul lavoro". Il malefico fascino dell'aristocrazia continua a emettere la sua luce verdognola e persistente, seducendo e ipnotizzando un po' tutti. Sveglia! sembra dirci William, Principe d'Inghilterra suo malgrado. Vi ricordate quando era piccolo e protestava che lui non voleva fare il re da grande? Poveretto.
William ha preferito una commoner. E ha ragione. Kate ha una famiglia unita, allegra, che la sostiene e le è vicina. William è cresciuto in un nido di serpenti, e adesso chiama Papà il suocero.
Il vantaggio di una commoner su una aristocratica è che la commoner deve quello che ha solo a se stessa. E a me piace moltissimo la gente che deve quel che ha solo a se stessa.
L'aristocrazia è la faccia perbene della mafia. Organizzata per famiglie. Basata su un controllo esteso del territorio. Ha sviluppato nei secoli un linguaggio complicato di gesti e di comportamenti, che ne costituiscono il fascino pericoloso e ingannevole. L'aristocrazia sa bene quanto sia importante la seduzione delle immagini. Ma cosa c'è dietro? Arroganza, presunzione, desiderio di potere.
Mi commuovo quando penso agli antenati minatori di questa giovane donna, che non li dimentica, anzi, si fa un vanto delle sue origini. E invita il pizzicagnolo del paese alla sua festa di nozze.
Mi piace questa bellezza fresca che non vuole altro che fiori sul suo capo, nel giorno delle nozze: perché si sposa per amore e non per la corona.
Che tristezza quei diademi impettiti e rigidi, che sembrano posare sul capo di chi li indossa il peso del sangue versato nei secoli per consolidare il potere di chi li ha fatti realizzare.
Kate è ambiziosa: bella qualità. L'ambizione è un pregio, se non tracima nell'avidità e nell'orgoglio. E non mi pare che Kate Middleton stia dimostrando né l'una né l'altro.
L'ambizione ci spinge a fare il meglio, a cercare il meglio in noi stessi e da noi stessi.
Mi piace la gioia intensa che promana da tutti i gesti e da tutte le espressioni di questa bella coppia. Mi consola, mi sembra un bel dono per noi tutti. Un invito a sperare.
Auguri e felicità, viva gli sposi.
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