domenica 5 giugno 2011

Pirati dei Caraibi, musica, metrica e rime


Oggi stavo cucinando qualcosa - niente di speciale - e intanto mia figlia guardava un film col lettore dvd. I pirati dei Caraibi; un film piacevole, carino, niente di speciale. Non vedevo le immagini, sentivo il sonoro. In una scena d'azione si sentiva un tintinnare di spade accompagnato da una musichetta ad hoc. Mi sono chiesta, come tante volte mi accade guardando i film: che differenza c'è fra quando le cose accadono nella realtà e quando accadono nei film?

Una grande differenza sta nella musica. Nel film la musica ti guida a capire cosa sta accadendo, l'importanza che il fatto assume nella trama, il grado di pericolo, crea aspettative, ti induce a spaventarti o a tranquillizzarti. Invece nella realtà le cose si svolgono lisce lisce, quasi non ne cogli la gravità se non un attimo dopo, quando magari ormai è troppo tardi. Nella realtà sembra non ci sia un inizio e una fine, le cose si accavallano a volte impercettibili e a volte troppo precipitose, ti colgono di sorpresa, c'è sempre una sorta di disordine spiacevole nei nostri drammi quotidiani che non è solo insito nelle difficoltà proprie dell'accaduto, ma anche nel modo in cui accadono, senza preavviso, senza che abbiamo la possibilità di inserirle in un ordine e in un'armonia.

La musica che costruisce e guida, la musica che dà senso: ecco a cosa servono la metrica e la rima nella poesia. Sono come la musica dei film: organizzano e armonizzano la percezione dei fatti e dei detti.

1 commento:

  1. La musica costruisce e guida è così e succede anche nella poesia.In terza liceo mi portarono a vedere una tragedia di Euripide in greco. Credevo di non capire nulla e di annoiarmi selvaggiamente.Non capii nulla - è vero- ma la metrica, ritmo che si distendeva o si inpennava a seconda dei momenti mi aiutò a intuire gli eventi, a condividere le emozioni.Solo voce e ritmo delle parole : fu bellissimo.

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