Il balcone
di Charles Baudelaire
(traduzione, come sempre, di Paola Magi)
O Madre dei ricordi, signora delle amanti,
Tu, tutto il mio piacere! Tu, tutto il mio dovere!
Ti tornerà alla mente la bellezza dei baci,
la dolcezza del fuoco, l’incanto delle sere,
O Madre dei ricordi, Signora delle amanti!
Le sere illuminate dal fuoco dei carboni,
e le sere al balcone, rosate di vapori.
Che dolce era il tuo seno! Che buono era il tuo cuore!
Ci parlavamo, spesso, di cose imperiture,
le sere illuminate dal fuoco dei carboni.
Che belli sono i soli nelle calde serate!
Che profondo lo spazio! e che potente il cuore!
Chinandomi su te, regina delle amate,
credevo di sentire del tuo sangue l’odore.
Che belli sono i soli nelle calde serate!
La notte s’ispessiva quasi come un recinto,
nel nero indovinavo con gli occhi le pupille,
bevevo, il tuo respiro, o dolcezza, o veleno!
Ti cullavo i piedini con mani di fratello.
La notte s’ispessiva quasi come un recinto.
So l’arte di evocare i momenti felici,
stretto nei tuoi ginocchi, rivivo il mio passato;
a che serve cercare le tue bellezze languide
se non nel cuore dolce e nel tuo corpo amato?
So l’arte di evocare i momenti felici.
Le promesse, i profumi e quei baci infiniti
rinasceranno mai da un abisso insondato
come, dopo un lavacro dentro i mari profondi,
risalgono nel cielo i soli rinnovati?
O promesse! O profumi! O quei baci infiniti!
Più suggestiva non si potrebbe.
RispondiEliminaChe dire? Puo' bastare un grazie ?
Allora : grazie
E' bello che tu sparisca, se è per trovare queste meraviglie, ma più bello ancora ritrovare te e Baudelaire.
A presto