Charles Baudelaire
Spleen II
traduzione di Paola Magi
Ho più ricordi che se avessi mille anni.
Un grosso cassettone ingombro di bilanci,
di versi e bigliettini, di processi e romanze,
con ciocche di capelli avvolte da quietanze,
cela meno segreti del mio triste cervello,
E’ come una piramide, un infinito avello,
contiene più cadaveri di una fossa comune.
Io sono un cimitero che aborrono le lune,
dove strisciano lunghi versi come rimorsi
che sempre s’accaniscono sui miei più cari morti.
Sono un vecchio boudoir pieno di rose sfatte,
dove giace un miscuglio di vesti un po’ antiquate,
dove i tristi pastelli e i Boucher dilavati
hanno, soli, l’aroma dei flaconi stappati.
Niente eguaglia in lunghezza quei giorni claudicanti
in cui, come negli anni che la neve è pesante,
la noia, frutto triste dell’incuriosità,
prende le proporzioni dell’immortalità.
Ormai tu non sei più, o materia vivente!
che granito ravvolto da un incerto spavento,
assopito nel fondo di un Sahara nebbioso;
vecchia Sfinge, ignorata dal mondo neghittoso,
obliata su carta, e il cui feroce umore
canta soltanto ai raggi del grande astro che muore.
Clap clap clap , (mani che applaudono ) .!!!
RispondiEliminaClap ,clap,clap !!! Mi unisco a Vitamina.
RispondiEliminaDavvero bella la traduzione, musicale,piena di echi e di assonanze.
E tra poco arrivo anche col commento a Duchamp.
Grazie care amiche, è bello ricevere incoraggiamenti.
RispondiEliminaClap clap clap anche da parte mia! Sei davvero bravissima cara Paola. :)
RispondiEliminaun abbraccio