domenica 20 marzo 2011

Corrispondenze


C'è un nuovo viaggio a cui mi accingo. Ho cominciato da qualche giorno a tradurre Les fleurs du mal di Charles Baudelaire. Ecco la mia prima impresa, il celebre sonetto Corrispondenze.


È un tempio, la natura, in cui vivi pilastri

lasciano a volte uscire parole incomprensibili;

e l’uomo l’attraversa per foreste di simboli

che lo osservano andare con sguardi familiari.

Come dei lunghi echi lontano si confondono

in una tenebrosa e profonda unità,

vasta come la notte e come la chiarità,

i profumi, i colori e i suoni si rispondono.

Vi sono odori freschi come carni di bimbi,

dolci come oboe, verdi come le praterie,

e ce n’è di corrotti, sontuosi e trionfanti,

aventi l’espansione delle cose infinite,

come l’ambra ed il muschio, l’incenso e il benzoino,

che cantano i trasporti dell’anima e dei sensi.

4 commenti:

  1. "Vi sono odori freschi come carni di bimbi..."
    Bella poesia e bella traduzione.
    Sbaglio o Baudelaire piace anche a te ?
    Grazie, come sempre

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  2. Baudelaire, Verlaine, Rimbaud... i miei preferiti. Più facili da tradurre perché hanno puntato tutto sulle assonanze, le evocazioni, dunque a volte è possibile senza tradire troppo il testo cambiare o tralasciare qualche congiunzione, qualche aggettivo, purché l'insieme di suoni e senso offra evocazioni e suggestioni affini all'originale. Almeno, questo è quanto credo opportuno per tradurre senza tradire troppo.

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  3. Mi piacciono i primi 4 versi , mi ci sono ritrovata qualche volta fra questi incomprensibili discorsi fra alberi .

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  4. I discorsi con gli alberi mi ricordano Heidi e Anna dai capelli rossi...

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